8 fonts forse peggiori del Comic Sans
Che il Comic Sans fosse un font “da cani” l’avevamo intuito da un po’!
Nacque, infatti, per dare voce al cane Rover, mascotte interattiva del fallimentare programma Microsoft Bob datato 1995. Rover doveva guidare gli utenti attraverso il fantastico mondo dei computer e spiegare loro con dialoghi a fumetti tutti i trucchi per dominare facilmente la macchina.
Microsoft Bob utilizzava come font il Times New Roman che, come fece notare il neo assunto Vincent Connaré, strideva non poco con lo stile fumettistico della mascotte canina. Egli si offrì di progettare un nuovo font, che fosse più adatto all’occasione e fu cosi che nacque il Comic Sans.
Purtroppo per Connaré gli ingombri del nuovo carattere tipografico erano leggermente più grandi di quelli del Times New Roman con cui era stato interamente programmato il software e gli ideatori di Microsoft Bob gli comunicarono che per questo motivo non era possibile sostituirlo.
Il programma fu commercializzato così com’era ma non molto tempo dopo, il Comic Sans fu adottato dal neonato Microsoft Movie Maker che ebbe un enorme successo, segnandone l’ascesa verso l’Olimpo dei fonts.
A distanza di più di venti anni il Comic Sans sembra essere diventato il font più amorevolmente odiato al mondo, probabilmente per questo suo stile così infantile e ingenuo. Usato e abusato in tutte le salse possibili è diventato un facile bersaglio per le battute di creativi e designers di tutto il pianeta.
Ma ci sono almeno altri otto fonts, là fuori, che stanno tendando di raggiungere questo primato… vediamo quali:
1. Emilys Candy
L’idea di un lettering con le i punteggiate da un bel cuoricino non è male, soprattutto se lo utilizzate per scrivere il nome del vostro nuovo fidanzatino sul diario delle scuole medie. Altrimenti è difficile immaginare un uso più serio per un font così “amoroso”.
Inoltre, sembra che l’autore abbia dimenticato un apostrofo!
2. Bleeding Cowboys
3. Papyrus
Ogni font ha una propria data di scadenza e da qualche tempo è arrivata quella del Papyrus. In questi anni lo abbiamo visto utilizzato in tutti i modi, in tutti i luoghi e pure in tutti i laghi: dai manifesti cinematografici ai menù di ristoranti e pizzerie. Se vogliamo creare un’identità visiva originale e unica meglio scegliere qualcos’altro.
4. Creepster
Chi è della mia generazione alla vista di questo font non può non ricordare la copertina del VHS di Creepshow, horror movie degli anni ’80 scritto da Stephen King e diretto dal grandissimo George A. Romero. Ecco, al di fuori di una locandina per un film dell’orrore o di un invito per una festa di Halloween, fatico ad immaginare un posto dove utilizzare un carattere tipografico così… raccapricciante!
5. Rock Show Whiplash
6. Kristen ITC
7. Impact
Questo carattere tipografico nato nel 1965 per mano del designer inglese Geoffrey Lee è stato lungamente utilizzato in ambito pubblicitario grazie alle sue lettere grandi e ben leggibili. Oggi, nonostante l’età, lo ritroviamo onnipresente su gran parte degli internet meme che circolano in Facebook. Per quanto io ami i meme di qualità trovo l’impact un font che ha fatto il suo tempo.
8. Bradley Hand
E voi quale carattere tipografico amate odiare?